Bisogna imparare ad andare oltre.
Oltre le cose che ci appaiono ovvie, oltre le forme imposte dalle convenzioni, oltre quella maschera che indossiamo ogni giorno per abitare un mondo che ci vuole sempre decifrabili. La società — almeno per me — è un inganno ben costruito, fatta di consolazioni che rassicurano, ma non salvano.
Eppure, c’è un’urgenza che non possiamo ignorare: quella di cercare una verità più nuda, meno comoda. Solo così possiamo rompere le catene invisibili che ci trattengono — culturali, mentali, forse anche morali. Non si tratta di un atto eroico, ma di una necessità interiore: quella di non accontentarsi, di non essere complici del torpore che ci anestetizza ogni giorno un po’ di più.
In fondo, è solo oltre che possiamo cominciare a esistere davvero.
aprile 2024