Lei cammina, il suo passo non è frettoloso.
Il marciapiede è un palcoscenico di ombre che si muovono senza una direzione apparente. Sguardo fermo, non cerca nulla, non evita nulla. Ha le cuffie nelle orecchie, e la musica le scorre dentro come un fiume calmo e sa dove andare.
Il passato non la trattiene, il futuro non la preoccupa. C’è stata una storia, un amore che ora è soltanto un pensiero sfocato, non un rimpianto su di esso.
Lei cammina sola, eppure non si sente sola. Anzi, sente se stessa più che mai. Non è la fine a riempire il suo cuore, ma l’idea di un inizio, anche se non sa ancora verso cosa.
L’uomo con il cane, il passante con gli occhiali, il traffico dietro di lei: il mondo prosegue nel suo disordine perfetto. Ma lei, in quel momento, è distaccata da tutto, quasi invisibile. L’amore è stato una parentesi, ora chiusa. Adesso è tempo di ascoltare la propria voce, quella voce di non affannarsi a cercare nulla.
Perché, forse, la vera libertà è proprio questo: camminare per strada senza più cercare qualcuno, ma solo se stessi.
Febbraio 2025