Ho sempre messo alla prova i miei limiti.
Mente e corpo. Una sfida continua, spesso silenziosa, quasi sempre spietata.
Forse non è nemmeno con me stesso, ma con quell’altra parte di me… quella che non mi lascia mai in pace, quella che non mi molla mai.
A 50 anni ho subito un “pit stop” al cuore. Di quelli seri. Poi, nel tempo è arrivato pure il diabete mellito, che fa compagnia insieme alle mie 10 pillole giornaliere.
Eppure sono ancora qua, a correre, a sfidare me stesso e la morte, il logorio, gli “abili” e il chiacchericcio da bar che sento e leggo tutto il giorno.
Sì, oggi ho esagerato: 9,99 km (ma io dico 10, per amor di rotondità mentale). Due ore di fatica, gambe che urlano, respiro corto, cervello in fuga, chissà dove.
Ma sto bene. Soprattutto nella testa. Il corpo…quello… ma me ne frego. Perché quando la mente gira, tutto il resto va da solo.
Forse è colpa della mia curiosità. Viscerale. Non mi sono mai accontentato, devo spingermi oltre, scavare, capire, sentire. Varcare i confini, sempre. Anche quando il corpo e la mente dicono “basta”.
Lo so che prima o poi la pagherò. Ma me ne frego.
Anche oggi ho vinto io.
giugno 2025