Woody Allen (2005) – Recensione

Quella pallina sospesa sulla rete che non si sa dove cadrà, già dice tutto. Una tragedia moderna secondo me, molto influenzata da “ Delitto e Castigo” di Dostoevskij.

Un modesto ex tennista londinese riesce ad inserirsi in una famiglia borghese londinese, ma la sua ascesa è minacciata da una relazione passionale con una donna, interpretata magnificamente da una magnetica Scarlett Johansson. La situazione precipita e l’uomo sceglie la via del crimine per proteggere la sua ascesa all’interno della famiglia. (un sunto molto sunto). In questo film manca il tipico senso dell’humour di Woody, anzi sembra che tutto scorre spietatamente verso le conseguenze inevitabili dei protagonisti.

Un film che interroga sul destino e non nella colpa, sull’ingiustizia che resta impunita sull’uomo che agisce senza morale e che, per puro caso, viene premiato. Sembra che Woody ci dica che la fortuna conta più della giustizia, che il mondo non ha un ordine etico, ma solo casualità, perché in qualche modo accade.

Un film da vedere anche a chi non è mai piaciuto Allen.

Maggio 2025